Salviamo Babbo Natale!


Fonte: www.santaclauslive.com.

Mi chiedo perché molte madri dopo le vacanze natalizie mi riferiscono che i loro figli presentano più sintomi della media. Perché tanto malessere? I troppi dolci, i mille oggetti, o un cattivo comportamento di genitori e società nel far vivere al bambino i simboli del Natale?

Una cosa è certa: sempre più spesso i bambini vivono i riti natalizi in maniera amplificata, con tanto reale e poco simbolico. Gli oggetti aumentano a dismisura e la fantasia del bambino diminuisce.

Solitamente a queste madri rispondo: “Salviamo i simboli”, e soprattutto “Salviamo Babbo Natale!”.

Da dove viene Babbo Natale e dove sta andando?

Forse siamo adulti così miopi da aver perso il significato originario dell’antico simbolo del Padre buono, della Guida del “gregge infantile”, del Pescatore delle azioni infantili sane, che stringe tra le braccia i suoi figli sotto forma di doni.

Il simbolo del Babbo Natale esprime la figura del padre: il padre dei bambini è spesso un pastore, un sognatore, un vecchio sapiente e non una sorta di grasso imbecille che sostituisce alla renna una comoda hall nello spazio morboso dei grandi magazzini, o che a guisa di ladro si arrampica sui balconi come per entrare a prendere la sua refurtiva.

È un simbolo ormai congelato, associato di continuo a forme di oralità spropositata, sfruttato da slogan televisivi che lo legano ad oggetti da vendere: non più la barba bianca, non più renne, non più la slitta che scende da alte montagne, ma l’associazione è a cibo e giocattoli, tramite una continua proiezione di valori economici. Nasce qui un processo di scalzamento dell’immagine di Babbo Natale nella mente del bambino.

I bambini a cui è tolto il vissuto simbolico del Babbo Natale saranno costretti a divorare l’equivalente in cioccolato, e l’equazione sarà: meno simboli = più oggetti.

Il sognatore non sarà più il bambino ma l’adulto, che cercherà di sfruttare questa figura associandola a nuovi significati, per lo più commerciali. Dietro questo adulto sognatore si cela il lato meschino di un uomo inferiore che con metodi gretti e corrotti e per i suoi vantaggi o profitti momentanei, senza alcuna prospettiva etica, divora i simboli, determinando la morte di una realtà interiore estremamente importante per l’intero mondo infantile. L’immaginario nel bambino viene così a crollare, perché quel simbolo così sciupato, da congelato è diventato morto.

È facile pensare che questi bambini, in età adulta, si creeranno l’immagine del Babbo Natale tramite una dose di droga.

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