L’infante soffocato dai regali

Accade da sempre che in occasione delle feste natalizie i genitori riempiano i loro figli, siano essi neonati bambini o adolescenti, di regali e leccornie.

È un fatto che le feste natalizie siano riti in cui predominano sperpero e consumo eccessivo e smodato di oggetti.

Ma perché il genitore ha bisogno di dimostrare tramite l’abbondanza dei regali il suo “vero amore”?

È possibile che neanche per un attimo sia consapevole di imprigionare il bambino in uno o più oggetti morbosi e di ricattarlo tramite sostituti emotivi freddi, disincarnati e vuoti?

I genitori spesso vivono “atti mancati” o meglio “emozioni mancate” verso i propri figli e tentano di ricostruire le proprie identità emotive attraverso comportamenti posticci.

L’effetto specifico del confronto tra regali ed emozioni sulla personalità infantile è particolarmente notevole.

Se il genitore è attento, osservando la reazione del bambino ai regali non noterà i segni di una gioia autentica, ma piuttosto di volta in volta:

  • distruzione esibizionistica;
  • reazioni aggressive;
  • pianti irrefrenabili;
  • escalation di capricci.

Tali reazioni indicano che i bambini sviluppano paura inconscia verso il proprio genitore in quanto si sentono schiavizzati da oggetti piuttosto che essere liberati da emozioni e sentimenti autentici.

Se il genitore nel suo ottimismo è disposto a capire di quante emozioni il bambino ha bisogno per sopravvivere ad una società orientata all’oggetto, allora vedrà un sorriso sereno anche in suo figlio, felice per il suo piccolo dono natalizio.

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