Il dito in bocca

Il succhiarsi il pollice è un primo indizio sulla modalità autoerotica usata dal bambino.

Al succhiarsi il pollice possono accompagnarsi espressioni del tipo “baa…”, “mm…”, “maa…”, identificative del gesto; oltre al pollice la ricerca di una esperienza autoerotica si manifesta di solito come suzione del lembo di una copertina, di una maglia morbida, di un orsacchiotto.

Questa abitudine può protrarsi sino all’età di 4-5 anni.

Tali abitudini ed oggetti non devono essere sottratti al bambino, ma sarà lui stesso a dimenticarli. Ciò gli permetterà di essere un adulto libero.

Anche la manipolazione e l’introduzione di oggetti in bocca è segno di forme di autoerotismo.

Ogni forma di esitazione soprattutto verso oggetti appariscenti è un chiaro indizio rivelatore di ansia nel bambino, suscitata da fantasie presenti nella sua mente evocate per esempio una madre che si arrabbia in conseguenza del gesto, o che sottrae violentemente l’oggetto, o che viceversa soddisfa oltremisura il desiderio del bambino di succhiare e svuotare il seno materno, determinando così in lui un senso di colpa per averlo distrutto.

Gli oggetti soffici (orsacchiotti, ecc.) devono essere sempre lasciati vicino al bambino dalla madre, anche se non perfettamente puliti. Sottraendoli si introduce nell’esperienza del bambino una rottura di continuità, che può distruggere il significato e il valore dell’oggetto.

Sbarazzarsi del giocattolo dopo averlo posseduto è indice di un buon rapporto del bambino con la madre introiettata: egli è capace di vivere il desiderio aggressivo di liberarsi di lei, a livello simbolico, senza temerne nessun tipo di minaccia.

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