Il bambino e le mille baby-sitter

Il bambino è in grado di far fronte al succedersi di sostituti genitoriali, quali le baby-sitter?

Nella sua primissima infanzia, no. Non è in grado di far fronte al succedersi di baby-sitter, soprattutto se questo è dovuto a una prolungata assenza della madre, di per sé negativa.

La pulsione primitiva del bambino verso la madre, in quanto indifferenziata, porta con sé un lato positivo fatto di amore e un polo aggressivo composto di una quantità variabile di idee distruttive, libere da preoccupazioni. Nel bambino, quindi, aggressività e amore sono enormi e coesistono.

Per il bambino sicura fonte di frustrazione è la perdita della madre; è invece fonte di distruzione la discontinuità rappresentata da persone che si alternano.

Il bambino sviluppa così la posizione depressiva: questa non dipende dalla eventuale incapacità della madre di contenere il bambino, ma soprattutto dalla sua effettiva incapacità di sostenere nella continuità la situazione di assistenza al piccolo, non dandogli in tal modo il tempo di riparare alla pulsione aggressiva.

Egli mostrerà la capacità di adattarsi al sostituto materno solo in presenza di continuità da parte della madre: in tal modo la madre continua a vivere in lui e resta attiva nella sua funzione fantasmatica di contenimento. La pulsione di odio del bambino si trasforma così in pietà e preoccupazione.

Più in generale si può dire che il piccolo ha bisogno di un certo grado di attendibilità e continuità nei rapporti esterni, fino al rafforzamento del suo Io immaturo.

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