Furti, menzogne e distruttività

Non bisogna confondere furti, menzogne e distruttività con azioni cattive, o comportamenti genericamente antisociali, appartenenti ad una sana e normale aggressività del bambino verso l’ambiente esterno (normale cattiveria dei bambini sani).

Un atteggiamento decisamente cattivo nella sua recidività, accompagnato spesso da furti, bugie, distruttività e aggressioni fisiche, enuresi notturna è indicativo di uno sviluppo “anormale”. Ciò significa che l’ambiente di crescita del bambino non è stato un valido contenitore, in cui ha predominato una buona fiducia di base.

Il bambino compie questi atti nel tentativo di giustificare il suo senso di colpa: essi provengono quasi sempre dalla ambivalenza del complesso edipico da lui vissuta.

Gli episodi antisociali più gravi di furti, menzogne e distruttività sono legati alla incapacità del bambino di provare il senso di colpa: è la situazione in cui il bambino-cattivo è impegnato in un tentativo disperato di sentirsi colpevole.

Per curare questi sintomi è necessario offrire al bambino un ambiente-carta assorbente, ossia una realtà capace di accogliere sia i comportamenti aggressivi sia i comportamenti sintomatici (infantilismo, dipendenza, apatia) che il bambino può sviluppare durante un certo periodo.

Se l’ambiente è frustrante o si irrigidisce allora il bambino diventa definitivamente prepotente, sfrontato o antisociale.

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