Archivi per autore: Nunzia Tarantini

Adolescenti e gruppo di vita

Gli adolescenti hanno una spiccata tendenza alla relazione con l’altro. La relazione che essi instaurano è sempre e subito affettiva, è il sentimento verso l’altro da sé, vissuto conscia­mente o inconsciamente, ed è proprio quel sentimento che mette subito in relazione l’uno con l’altro.

Io sono ciò che sono

Come è possibile proteggere i bambini da noi stessi, visto che spesso siamo proprio noi genitori ad avere un influsso nefasto sui nostri figli?

Il bambino che non racconta fiabe

Il problema del bambino che non immagina o ha immagini insufficienti risale fino a quando la psicoanalisi si è posta il problema dell’esistenza di una nevrosi infantile. In questo caso al bambino “non viene niente in mente”, non riesce a disegnare e soprattutto non esprime fantasie nel gioco da solo e con gli altri suoi coetanei.

Così è uno spazio morboso

Ottimi esempi di spazio morboso nelle immagini di un ambiente interno di epoca anni Settanta: disarmonia complessiva, sovraffollamento di oggetti e soffocamento da colori regnano sovrani.

Figli e spazi morbosi

Lo spazio in cui vive il bambino rappresenta il linguaggio della sua psiche e determina, in certi casi, il suo comportamento.

L’espressione psicosomatica del bambino

Sempre più pediatri e psicologi concordano sull’origine psicosomatica di alcune sindromi del bambino e del lattante. L’espressione somatica è una delle vie utilizzate dal bambino – soprattutto dal bambino piccolo – per esprimere i suoi disturbi.

Il figlio attaccato alla gonna

I primi rapporti madre-figlio possono essere decisivi nella strutturazione di alcuni schemi di funzionamento psichico, per esempio nella dipendenza del bambino dalla madre.

Mio figlio scarabocchia

Il bambino già da 1 anno di vita scopre che può produrre dei segni in modo assai divertente.

Il bambino disegna le sue ossessioni (3)

Le manifestazioni di carattere ossessivo si osservano nel bambino, anche piccolo, senza che queste preannuncino in ogni caso l’ulteriore comparsa di una nevrosi ossessiva. Viene così a porsi inevitabilmente il problema dell’evolutività di questi sintomi e del loro significato.

Il bambino disegna le sue ossessioni (2)

Analizziamo* ora i disegni di un bambino che chiameremo Giuseppe che mostra chiare manifestazioni ossessive.