Archivi per autore: Nunzia Tarantini

La povertà dell’Io

Crescere per trasformarsi in persona adulta significa lasciare dietro di sé o eliminare parte di ciò che ha costituito il bambino e diventare per molti aspetti qualcun altro: non tutti diventano veramente adulti e questo è dovuto alla povertà dell’Io.

L’adolescente. E il suo mondo fatto a pezzi

I comportamenti adolescenziali sono così complessi e ricchi di conflitti che non è facile descriverli, anche quando li si conosce da tempo: può essere così anche per il clinico più esperto che ha dedicato, con pazienza, parte del suo tempo alla comprensione dei mille paradossi tipici di questa fase.

Ai figli regalate relazioni invece di oggetti

Enormi progressi sono stati compiuti dalla ricerca negli ultimi anni, che ha messo a disposizione un nuovo corpus di conoscenze sulla prima infanzia, grazie a nuovi metodi sperimentali.

Hitler e il suo romanzo familiare

L’origine e l’evoluzione delle tendenze aggressive, criminali ed omicide e la possibilità di modificarle hanno costituito per molti anni, e costituiscono tuttora, il principale oggetto di studio per molti psicologi e psicoterapeuti, motivati dal desiderio di capire chi sia il criminale e quali siano i fattori che facilitano la concretizzazione di un pensiero in un atto violento.

Mio fratello mi respinge!

Considerare la nascita di un fratellino, o di una sorellina, come un evento traumatico per il bambino è parte di un modo molto comune di pensare. Forse sarebbe giusto dire con Maurice Porot che la nascita del fratellino e quindi “la rivalità fraterna non è un difetto: è una sofferenza” perché il bambino si trova a vivere una situazione in cui tutto viene rimesso in discussione: l’affetto dei suoi genitori di cui fino a quel giorno egli era il solo a beneficiare, il posto privilegiato nella sua cameretta, il suo spazio vitale, i suoi giocattoli e tutte le sue cose. Non ci sorprende che, per l’improvvisa rivelazione fatta dai genitori del lieto evento e della felice condivisione, il bambino viva nel suo mondo profondo più un’invasione che una sorpresa.

O figlio, mio padrone!

Il bambino esiste ed ha esperienza di sé solo attraverso l’attenzione affettiva della madre. Winnicott insiste sulla necessità di “un’attitudine materna” ad adeguarsi – sul piano delle fantasie e su quello affettivo – alle prime manifestazioni di creatività del figlio, e sottolinea come sia fondamentale perché il bambino acquisti un’autentica fiducia nel suo vero Sé, in via di sviluppo e definizione.

Ben arrivato, fratellino tanto odiato!

Charles Baudouin ha dedicato alla rivalità fraterna, che definisce come “complesso di Caino”, diversi capitoli de “L’anima infantile e la psicoanalisi”.

Il bambino disegna il suo mondo interiore

Il disegno di un bambino apporta una quantità di informazioni molto più preziose rispetto alle parole, che dominate da chiusure e da tabù educativi ci rivelano ben poco: inconsapevolmente egli ci offre molto del suo mondo interiore, liberandosi contemporaneamente di molteplici tensioni patogene inconsce, specie nel disegno libero e spontaneo.

Noi genitori bambini

Le forme di comportamento dei genitori contemporanei costituiscono un vasto territorio ancora da esplorare. Quel che è certo è che la coppia genitoriale rappresenta sempre meno un punto di riferimento sicuro. Che cosa sta effettivamente accadendo nell’odierna famiglia italiana?

Dimenticare Freud non paga

Si assiste in questi giorni a raccapriccianti uccisioni di donne che, con sadismo feroce, vengono fatte a pezzi e come al solito si fa veramente poco per comprendere le cause patogene profonde che agiscono in tali assassini. Con una enorme letteratura psicoanalitica a disposizione è altrettanto raccapricciante assistere allo spettacolo in cui in molti si accaniscono a non comprendere i meccanismi che governano lo psichismo e a obliterare le chiavi psicoanalitiche di lettura, costringendoci a sorbire il loro galleggiare in superficie e ad osservare passivamente le conseguenze della loro interessata ignoranza.