Accade da sempre che in occasione delle feste natalizie i genitori riempiano i loro figli, siano essi neonati bambini o adolescenti, di regali e leccornie.
Il Natale con le sue atmosfere, i suoi simboli e i suoi doni, ha perso e continua a perdere sempre più la cultura originaria per esprimere la cultura del narcisismo, caratteristica dell’era del benessere delle società cosiddette avanzate, in cui una profonda crisi di valori e altre complesse trasformazioni sociali hanno letteralmente stravolto il significato dell’esistenza dell’uomo.
Il succhiarsi il pollice è un primo indizio sulla modalità autoerotica usata dal bambino.
Non bisogna confondere furti, menzogne e distruttività con azioni cattive, o comportamenti genericamente antisociali, appartenenti ad una sana e normale aggressività del bambino verso l’ambiente esterno (normale cattiveria dei bambini sani).
Quando nel bambino un gioco “felice” si differenzia da un gioco “eccitato” o “irrequieto”? Nel gioco “felice” il bambino è capace di giocare, di eccitarsi e di sentirsi pieno, senza sentirsi però sopraffatto dall’eccitazione localizzata. Egli esprime insieme sana aggressività e gioia: diversi stati d’animo integrati con una diversità di giochi. Segni di: eccitazione; irrequietezza; […]
Il bambino è in grado di far fronte al succedersi di sostituti genitoriali, quali le baby-sitter?
Sia nel gioco come nel disegno infantile il bambino proietta i suoi desideri, i suoi affetti, le sue frustrazioni ossia tutto quel materiale che con un’unica parola definiremo “fantasmatico”. È proprio dal materiale fantasmatico, la cui utilità è incontestabile per riconoscere i derivati del suo inconscio, che capiamo l’esatta evoluzione dello sviluppo del bambino e abbiamo un’idea clinica sulla elaborazione della sua pulsione. Una esatta ricostruzione di una patologia infantile si fonda da ultimo sul rapporto fra fantasma e realtà.
Come è possibile proteggere i bambini da noi stessi, visto che spesso siamo proprio noi genitori ad avere un influsso nefasto sui nostri figli?
Lo spazio in cui vive il bambino rappresenta il linguaggio della sua psiche e determina, in certi casi, il suo comportamento.
Sempre più pediatri e psicologi concordano sull’origine psicosomatica di alcune sindromi del bambino e del lattante. L’espressione somatica è una delle vie utilizzate dal bambino – soprattutto dal bambino piccolo – per esprimere i suoi disturbi.