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Educare all’anormalità: la madre “cattiva”

Winnicott distingue tra: una madre passabile, ossia colei che guardando il bambino sarà capace di riflettere nel proprio viso i sentimenti di quest’ultimo. Il bambino si specchia nel volto della madre in base al rapporto empatico che intercorre tra loro; una madre non passabile, individuabile come colei che è troppo presa da ansie e preoccupazioni: […]

Educare alla normalità: non “fare”, ma “essere” bravi genitori

La prima fase del matrimonio, dal suo inizio sino al concepimento o alla nascita del primo figlio, è simile al “giuoco della casa”: la coppia si dedica entusiasticamente all’arredamento della casa, alle innovazioni gastronomiche, alla felice intimità sessuale, prova il piacere di una compagnia costante.

Droga e gioventù

La dipendenza coatta da droghe e sostanze stupefacenti può avere effetti catastrofici perché chiude la via all’autenticità di emozioni, affetti e sentimenti.

Bambini deprivati, adulti depravati!

Non tutti i bambini hanno vissuto una fusione primaria ottimale con la madre o con l’ambiente: essa è l’illusione di essere un tutt’uno con la madre-seno, nutrita nei primissimi mesi di vita e alimentata da sensazioni di contatto e olfattive, visive e uditive che lo legano alla madre, che lo contiene empaticamente.

Il colore nel disegno infantile e adolescenziale

Il colore, più della forma, è puro linguaggio emotivo che permette di evidenziare aspetti psichici – altrimenti insondabili – dell’inespresso e dell’inesprimibile.

Mio figlio è ansioso

Nell’infanzia l’ansia è normale, anzi quotidiana.

La nascita di un fratellino

Un bambino, a 2-3 anni, è molto turbato dalla nascita di un fratellino o di una sorellina.

Ciao mamma, vado a giocare!

Quando il bambino è in grado di lasciare l’ambiente familiare per entrare a far parte di una vita di gruppo?

L’infante soffocato dai regali

Accade da sempre che in occasione delle feste natalizie i genitori riempiano i loro figli, siano essi neonati bambini o adolescenti, di regali e leccornie.

Il Natale istrionico

Il Natale con le sue atmosfere, i suoi simboli e i suoi doni, ha perso e continua a perdere sempre più la cultura originaria per esprimere la cultura del narcisismo, caratteristica dell’era del benessere delle società cosiddette avanzate, in cui una profonda crisi di valori e altre complesse trasformazioni sociali hanno letteralmente stravolto il significato dell’esistenza dell’uomo.