L’origine e l’evoluzione delle tendenze aggressive, criminali ed omicide e la possibilità di modificarle hanno costituito per molti anni, e costituiscono tuttora, il principale oggetto di studio per molti psicologi e psicoterapeuti, motivati dal desiderio di capire chi sia il criminale e quali siano i fattori che facilitano la concretizzazione di un pensiero in un atto violento.
Le forme di comportamento dei genitori contemporanei costituiscono un vasto territorio ancora da esplorare. Quel che è certo è che la coppia genitoriale rappresenta sempre meno un punto di riferimento sicuro. Che cosa sta effettivamente accadendo nell’odierna famiglia italiana?
Si assiste in questi giorni a raccapriccianti uccisioni di donne che, con sadismo feroce, vengono fatte a pezzi e come al solito si fa veramente poco per comprendere le cause patogene profonde che agiscono in tali assassini. Con una enorme letteratura psicoanalitica a disposizione è altrettanto raccapricciante assistere allo spettacolo in cui in molti si accaniscono a non comprendere i meccanismi che governano lo psichismo e a obliterare le chiavi psicoanalitiche di lettura, costringendoci a sorbire il loro galleggiare in superficie e ad osservare passivamente le conseguenze della loro interessata ignoranza.
Già nella prima metà del secolo scorso, nel saggio Il delinquente e i suoi giudici. Uno sguardo psicoanalitico nel campo del diritto penale Franz Alexander e Hugo Staub osservavano che “esistono dei fenomeni psichici su cui la scienza o anche l’informazione ancora oggi chiude gli occhi, solo perché non può dominarli con i metodi abituali e sperimentati”. Ancora oggi!
Nell’attuale contesto della psicoanalisi infantile l’utilizzazione del disegno è pratica corrente. Il disegno è per il bambino il miglior modo di espressione simbolica, intermedio tra il gioco e la parola. Il bambino è capace di utilizzare il disegno come l’equivalente delle libere associazioni utilizzate nell’analisi degli adulti. Infatti un analista esaminando i disegni del suo piccolo paziente si accorge che il bambino trascura quei pochi valori morali tipici della sua età, cancella o non bada alle conseguenze delle sue rappresentazioni artistiche, proclama la libertà degli impulsi come fini a se stessi, non evita la sua nevrosi, anzi la manifesta con precisi tratti di impulsività morbosa, sensi di colpevolezza, identificazioni anormali. Tutto ciò che viene prodotto nel disegno infantile, sia esso normale o disturbato, è collegato al mondo interiore dello psichismo infantile ma soprattutto con il suo mondo pulsionale: proprio il disegno dà al bambino l’occasione di proiettare vissuti che racchiudono i tanti errori compiuti dall’ambiente in cui è vissuto.
Bambini e adolescenti che mostrano un insuccesso scolastico sono sovente vittime di pregiudizi da parte di una istituzione non pronta a capire il problema e ad individuare gli aspetti personali, sia sul piano dell’analisi delle cause, sia sul piano delle indicazioni terapeutiche. Ciò non consente di superare pienamente l’atteggiamento di sbrigativa condanna che insegnanti e genitori solidalmente esprimono nei confronti dello studente: se non va bene a scuola vuol dire che “manca di intelligenza o di volontà”, oppure che “non è portato per lo studio”.
Tra i cambiamenti osservati nella famiglia occidentale, la partecipazione del marito e del padre ai compiti domestici e dunque anche all’allevamento dei bambini è senza dubbio evidente. Oggi non si sorride più quando si vede un padre tenere in braccio il bambino, lavarlo o metterlo a letto. Molti gli danno il biberon. Non solo, questo ruolo non sembra vergognoso, anzi appare naturale. Almeno è quello che i padri dicono spesso!
Winnicott distingue tra: una madre passabile, ossia colei che guardando il bambino sarà capace di riflettere nel proprio viso i sentimenti di quest’ultimo. Il bambino si specchia nel volto della madre in base al rapporto empatico che intercorre tra loro; una madre non passabile, individuabile come colei che è troppo presa da ansie e preoccupazioni: […]
La prima fase del matrimonio, dal suo inizio sino al concepimento o alla nascita del primo figlio, è simile al “giuoco della casa”: la coppia si dedica entusiasticamente all’arredamento della casa, alle innovazioni gastronomiche, alla felice intimità sessuale, prova il piacere di una compagnia costante.
Il Natale con le sue atmosfere, i suoi simboli e i suoi doni, ha perso e continua a perdere sempre più la cultura originaria per esprimere la cultura del narcisismo, caratteristica dell’era del benessere delle società cosiddette avanzate, in cui una profonda crisi di valori e altre complesse trasformazioni sociali hanno letteralmente stravolto il significato dell’esistenza dell’uomo.